Chiamata dai marinai arabi Bent el Riah, “figlia del vento”, Pantelleria è un’isola magica al centro del Mediterraneo.
A Pantelleria, la Perla Nera del Mediterraneo, scogliere nere di pietra lavica sono in contrasto con blu cobalto del mare, ne risulta un atmosfera dirompente e selvaggia,
Pantelleria è l’antica Yrnm, (isola degli uccelli starnazzanti), poi diventata Qawsarah o Cossyra e Bent-el-Rhiah (figlia del vento).
La sua posizione strategica al centro del Mediterraneo l’ha resa un approdo sicuro, fin dalle epoche più remote, durante i commerci via mare, permettendo così l’avvicendarsi di centinaia di popolazioni che hanno lasciato tracce ad oggi ancora visibili e ritenute fondamentali nel panorama archeologico mondiale.
L’isola passò dai Cartaginesi ai Romani, che la conquistarono più volte, dai Vandali ai Bizantini, dagli Arabi ai Normanni, dagli Svevi agli Angioini, dagli Aragonesi ai Borboni.
Ogni popolo ha lasciato tracce si sé, dalle costruzioni alla lingua, rendendo questa piccola perla nel Mediterraneo ricca di cultura e tradizioni.
Chi ha vissuto l’isola ha dovuto adattarsi alla sua natura, tanto particolare ed unica rispetto ad altri territori che si affacciano sul Mediterraneo. I panteschi hanno saputo assimilare nuove tecniche costruttive dalle popolazioni che si sono succedute nelle varie dominazioni, utilizzando il materiale reperibile sull’isola, come ad esempio la pietra lavica ed il tufo.
Il nome attuale deriva dal termine bizantino Patelareas, cioè terra produttrice di patelle o piatti.
L’isola di Pantelleria è davvero un paradiso terrestre: paesaggi mozzafiato, mare cristallino e natura selvaggia fanno di questa piccola isola un vero e proprio gioiello. L’attività vulcanica e il vento hanno modellato le coste dell’isola creando calette in pietra lavica, baie nascoste e grotte immerse nelle acque color zaffiro del Mediterraneo, uno spettacolo unico e imperdibile.
L’isola, grazie alla sua origine vulcanica offre paesaggi spettacolari e il mare, dalle acque cristalline e trasparenti, ha fondali ricchi di una notevole varietà di pesci (i più fortunati possono imbattersi in tartarughe marine, piccoli tonni e delfini).
Pantelleria è anche una vera e propria isola del benessere. Ci si può immergere in vasche naturali di acque termali che raggiungono i 40°. Luoghi affascinanti e panoramici dove poter godere di trattamenti di benessere naturale anche durante il periodo invernale.
Lo Specchio di Venere (unica spiaggia sabbiosa dell’isola) è uno dei luoghi più affascinanti di Pantelleria. Dall’incredibile forma a cuore, il lago è un bacino di origine vulcanica dai colori incredibili. E’ alimentato in parte da sorgenti termali che sgorgano dalle rive sabbiose e il suo fondale è ricco di fanghi preziosi per la cura del corpo.
Ma le attività che Pantelleria offre sono veramente tantissime: dal trekking al diving, dai siti archeologici alle escursioni enogastronomiche per scoprire la vasta tradizione culinaria pantesca.
Scogliere nere di pietra lavica a picco sul mare lasciano posto a terrazzamenti che caratterizzano l’isola e che permettono la coltivazione dei suoi prodotti tipici.
Il popolo pantesco nasce come popolo agricolo e nel corso della sua storia ha saputo modellare un territorio per ricavare prodotti unici nel loro genere.
L’ingegnosa coltivazione nei “Jardini”, per esempio, protegge la vite dai venti e favorisce la massima irrigazione con le poche piogge che bagnano l’isola
L’uva Malvasia e Zibibbo, tipicità unica che porta alla produzione del prezioso passito, capperi panteschi, origano e olive si uniscono a ricette tipiche come quella del profumato pesto pantesco a base di pomodoro, aglio, basilico e peperoncino e i delicati ravioli di ricotta e foglie di menta.
La gastronomia pantesca è legata ai contatti che ha avuto con i diversi popoli del Mediterraneo che hanno dominato l’isola, come per esempio i sapori africani del cuscus di pesce, condito con verdure e legumi.
Da non dimenticare i dolci: i baci panteschi (golose frittelle farcite con una crema di ricotta profumata alla cannella), i cannoli ripieni di ricotta, i mustazzoli (pasta sfoglia ripiena da un impasto di semola, miele o vino cotto, cannella e canditi di scorza d’arancia) e le cannateddre, friabili colombelle pasquali.
Sono poi da assaggiare le gustose marmellate di uva, di agrumi e di fichi.
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